Giunti alla fine dell’anno scolastico le insegnanti e i genitori si pongono la domanda cruciale: performance di fine anno si o no???
L’età compresa dai tre ai cinque/sei anni viene definita dagli studiosi dell’età evolutiva “l’Età dell’oro” perché il cervello possiede una plasticità che non avrà mai più nella vita e di conseguenza una capacità di apprendimento che non si ripeterà mai più.
I bambini e le bambine certamente non hanno le stesse peculiarità, ognuno di loro si differenzia dall’altro per modalità di approccio e di conseguenza è portatore di peculiarità caratteriali come timidezza, estrosità, arroganza, discrezione e quant’altro, che convergeranno nella costruzione della loro personalità.
Ma come insegnante ho avuto l’occasione di osservare, mai come quest’anno, l’entusiasmo dei nostri alunni nel prepararsi per affrontare l’ultimo giorno dell’anno scolastico e mostrare ciò che avevano imparato alle loro famiglie sapendo che avrebbero potuto anche sbagliare. L’intero anno scolastico ha visto i miei alunni e le mie alunne confrontarsi continuamente, anche in dispute accese per il controllo di un spazio o di un oggetto o addirittura per l’attenzione di un particolare compagno o compagna contesa da due amici.
Ebbene, solo attraverso la percezione e comprensione dell’errore che stavamo commettendo è stato possibile mettersi nei panni dell’altro e spiegarci ciò che l’altro stava provando, il suo senso d’ingiustizia, di esclusione, di disagio e perché di conseguenza aveva messo in atto quel tipo di comportamento. Maria Montesssori spiega come il mondo può essere spiegato ai bambini e alle bambine semplicemente cadenzato a loro misura, cucendoglielo addossso, ma lasciando loro la libertà del proprio senso creativo anche nel trovare la soluzione ad un problema (Problem solving).
L’errore deve essere quindi contemplato nella società attuale ma non come mero sbaglio di cui nessuno si prenderà la briga di ammettere, comprendere e quindi di non ripetere. Non deve apparire come un fallimento e come tale essere nascosto, non visto e non modulato. L’errore è una tappa fondamentale della crescita di un individuo e se non impariamo a gestirlo fin da piccoli, cercheremo di evitarlo tutta la vita. Badate bene che evitarlo non vuol dire affatto non commetterlo, ma semplicemente FAR FINTA che non sia successo, insegnando implicitamente che puoi sbagliare e persistere in quell’errore, tanto gli altri non se ne accorgono peggio non gli interessa. Come non ci si è accorti, non ci si è interessati, di quel povero pensionato di 66 anni, di Manduria, seviziato, torturato per mesi da un branco di ragazzetti tra cui due maggiorenni, fino alla morte. Complice il FAR FINTA di un intero paese che ciò non stava accadendo, nessuno ha visto o sentito niente, MA…..
Torniano in classe… ed eccoci arrivati al fatidico giorno: la festa di fine anno. Arrivano i genitori, prendono posto e si parte…
Tutti i bambini hanno partecipato, anche i più piccoli, per l’intera esecuzione certo ognuno con la propria personalità, senza perfezionismi, ma con tanta voglia di esserci tutti insieme. Ancora provo la stessa emozione nello scrivere queste parole, di quando ho guardato i volti dei loro genitori, dei loro zii e nonni. Facce commosse, occhi lucidi, petti inorgogliti, mi sono sentita parte di un’energia piena di crescita, ma di una crescita consapevole nella quale tutti stavano facendo la loro parte, un idillio di comunità che ormai poco si riesce a scorgere nella vita di ogni giorno. Dopo la consegna dei diplomi, avevamo ancora una sorpresa in serbo per le famiglie, un flash mob della canzone HAPPY. Parte la canzone ed i bambini completamente in assetto libero cominciano ad uno ad uno a ballare con gli stessi movimenti al perfetto ritmo e all’improvviso anche le famiglie ballano e la festa diventa veramente di tutti e con tutti, senza paura di sentirsi ridicoli o giudicati, con la spensieratezza nel cuore da vivere in quel preciso momento, ma che vivrà per sempre dentro chi c’era.
Genitori e alunni in un unico marasma in movimento, un movimento di umanità, amore, orgoglio di fare parte di qualcosa, piccola, breve, ma intensa: la nostra continua crescita. Concludo con una massima rinnovata per l’occasione: sbagliare è umano, ma perseverare è disumano.
Ciao bella gente alla prossima.
Peccato che non tutti i suoi colleghi hanno la stessa capacità di lettura
Grande come sempre la maestra Tizi, lavorare con te è stato un piacere
Complimenti Tizi, concordo pienamente!
La paura di sbagliare spesso ci blocca. Eppure gli errori non vanno evitati a tutti i costi, bensì accettati come un ingrediente necessario, e spesso prezioso, di ogni esperienza per imparare e per crescere in quanto permettono di sperimentare, di esplorare le varie possibilità fino ad individuare la decisione migliore.
Complimenti Tizi, concordo pienamente!
La paura di sbagliare spesso ci blocca. Eppure gli errori non vanno evitati a tutti i costi, bensì accettati come un ingrediente necessario, e spesso prezioso, di ogni esperienza per imparare e per crescere in quanto permettono di sperimentare, di esplorare le varie possibilità fino ad individuare la decisione migliore.
Credo ci sia un unico appellativo per te FANTASTICA.
Fortunata ad averti incontrata
Concordo, bravissima Tiziana!! ?
Concordo, brava Tiziana ?
Gracias por la entrega y la originalidad, con la que vives cada instante en la vida de nuestros pequeños, dejaras una huella imborrable de entusiasmo en sus almas.