Il libro “Il Mistero dell’Annunciata”, che illustra e spiega le ultime ed inedite interpretazioni sul dipinto “L’Annunciata” di Antonello da Messina, attualmente custodito presso la Galleria del Museo Regionale di Palazzo Abatellis, dopo la presentazione avvenuta alla Cancelleria Apostolica Vaticana della Santa Sede, sarà presentato domani, giovedì 7 giugno, alle ore19.30, presso lo spazio Paride dell’Orto Botanico in occasione del festival del libro.
I temi inediti hanno affascinato studiosi ed esperti di tutto il mondo, sia del mondo accademico, sia istituzionale come la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Mibact. Nel volume si spiega come l’opera rappresenti l’Annunciazione.
Lo studio paleografico eseguito dall’autore del libro, Giovanni Taormina, porta ad una interpretazione scientifica del testo che Maria sta leggendo, secondo una decodificazione mai riportata in nessun testo. Altre sorprese sono svelate dallo studio del professore Renato Tomasino che attraverso un’attenta analisi chiarisce come Antonello sia stato uno dei precursori del labirinto che nell’opera va desunto attraverso i dettagli tassonomici presenti nel fuori campo e letti dallo studio di Giovanni Taormina, di fatto anticipando di 200 anni il labirinto visibile di Velasquez in Las Meninas.
Saranno presenti l’assessore dei Beni Culturali della Regione siciliana Sebastiano Tusa, il giornalista Giovanni Pepi, il professore Franco Fazzio e gli autori del libro.
“Il lavoro di analisi effettuato da Taormina, con il contributo di Fazzio, documentato e commentato nel volume dagli studiosi Lucco e Tomasino – sottolinea Sebastiano Tusa – rappresenta un approfondimento importante per la conoscenza di quest’opera che non finirà mai di stupirci dal punto di vista esegetico. I simbolismi ed i particolari sono talmente complessi che entrando nel dettaglio vengono fuori elementi innovativi utili a capire l’opera e il personaggio Antonello. Sono estremamente contento del lavoro svolto sull’Annunciata, si tratta di uno stimolo ed un avanzamento nel dibattito su un personaggio estremamente rilevante per la Sicilia. L’artista messinese rappresenta certamente il massimo che quest’isola ha potuto esprimere a livello internazionale. Le opere di Antonello costituiscono un elemento strategico per l’offerta culturale siciliana, per questo abbiamo programmato, a fine anno, una grande mostra sulla sua produzione con opere che arriveranno da tutta l’Europa. Gli approfondimenti di Taormina ci portano a capire il simbolismo e la capacità tecnica di questo pittore che ha anticipato una composizione quasi cinematografica nella sua abilità pittorica. Le analisi hanno evidenziato una visione del dettaglio per certi versi rivoluzionaria rispetto al passato”.
Per Alessandro Cappabianca, noto critico d’arte e cinematografico, “Antonello, inconsapevolmente, è stato un precursore del primo piano filmico. Non si può che restare meravigliato dalla modernità espressa in questi suoi primi piani come il Cristo alla colonna del Louvre, l’Ecce Homo, l’Annunciata di Palermo è quella del Museo di Monaco Alte Pinakothek”.