Nuove proposte avanzate dalla Commissione Europea per una Pac (Politica Agricola Comune) moderna e semplificata. Gli Stati membri godranno di una maggiore flessibilità per quanto riguarda le modalità di utilizzo delle dotazioni loro assegnate e potranno progettare programmi su misura che rispondano più efficacemente alle preoccupazioni degli agricoltori e delle comunità rurali in senso ampio. Gli Stati membri avranno anche la possibilità di trasferire fino al 15% delle proprie dotazioni Pac dai pagamenti diretti allo sviluppo rurale e viceversa, per assicurare il finanziamento delle proprie priorità e misure.
I pagamenti diretti rimarranno una componente essenziale della Pac, ma verrà data priorità al sostegno delle aziende agricole di piccole e medie dimensioni e agli aiuti ai giovani agricoltori che beneficeranno di un minino del 2% dei pagamenti diretti stanziati per ciascun Stato membro. Inoltre, i pagamenti diretti saranno subordinati a requisiti ambientali e climatici più rigorosi; il 40% del bilancio complessivo della Pac dovrebbe contribuire all’azione per il clima.
La Pac mette a disposizione un bilancio di 10 miliardi di euro nell’ambito del programma dell’Ue “Orizzonte Europa” finalizzati a progetti di ricerca e innovazione nel settore dell’alimentazione, dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della bioeconomia, promuovendo la digitalizzazione della vita rurale (ampliando l’accesso alla banda larga nelle regioni rurali), migliorando così la qualità della vita e contribuendo ulteriormente alla competitività della produzione agricola europea.
“Condivido, a grandi linee, i principi ispiratori della nuova Pac – sottolinea Rosa Giovanna Castagna presidente regionale della Cia Sicilia – ora dobbiamo vedere come i singoli Stati si comporteranno nell’attuare questo importante strumento di sviluppo garantendo la sostenibilità sia ambientale che economica delle imprese”.
“Innovare, semplificare ma anche favorire l’aggregazione di filiera e di mercato, rivedere la fiscalità agricola e difendere il budget della Pac”. Sono le richieste che i vertici della Cia fanno da tempo e che oggi sembrano concretizzarsi.
La nuova Pac sembra integrarsi bene con i nove obiettivi tematici portati avanti dai responsabili europei dell’Agricoltura: Sostegno ai redditi agricoli e alla sicurezza alimentare, sviluppo sostenibile, sfida dei cambiamenti climatici, rafforzamento degli agricoltori nelle catene di valore commerciale, contributi all’agricoltura nell’ottica del benessere e della salute degli animali, promozione e sviluppo locale, attenzione agli agricoltori delle zone più periferiche dell’Unione e orientamento al mercato con investimenti in Ricerca e Innovazione. L’auspicio è che i prodotti siciliani non vengano più penalizzati, come è avvenuto spesso in passato, da politiche agricole alquanto discutibili.