Secondo voi è ancora possibile educare le nuove generazioni alla bellezza? Ma non intesa come mera apparizione di estetismo, quanto come quella volontà e forza alla curiosità che porti ancora allo stupore, alla meraviglia e quindi a quella sensazione di benessere per la scoperta o la conferma della bellezza appunto per esserne felici.
Dove rintracciamo la bellezza? In un corpo di uomo o di donna, in un’opera d’arte, in un tramonto, in un amore corrisposto, in un figlio. Dobbiamo riparlare di bellezza, riappropriarcene in termini di conoscenza, di atteggiamento nei confronti della vita, del gusto di scovarla, difenderla ed esaltarla. Oggi purtroppo il concetto di bellezza è sinonimo di perfezione, di lusso. Nell’antichità, invece la bellezza era intesa come ricerca virtuosa del bene e quindi del raggiungimento della vera identità umana. Il bello, nella concezione greca, non può essere separato dal buono che lo specifica e lo accompagna.
Peppino Impastato fece questa riflessione: “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità: si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre”.
“È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”.
Ormai ci siamo abituati alla perdita della vera bellezza, sostituita da mera apparenza anzi, ci siamo abituati alla bruttezza di cose e persone. C’è proprio una moda per l’esaltazione della bruttezza, dell’orrido, del grottesco, dell’inciucio, del falso e del finto.
Dalla “Metamorfosi di Apuleio”, o “L’Asino d’oro” unico romanzo antico in latino a noi pervenuto interamente, di quel Lucio che spinto dalla curiositas, cerca e cambia forma per raggiungere la felicità, ma trova per un errore, nelle sembianze di un asino le brutture della vita, lo squallore della falsità, avidità e cupidigia dell’essere umano. Solo dopo che si ravvede alla rassegnazione in quello stato, di animale, riesce a ritornare uomo e a vivere la sua vita pienamente. Lucio ricerca la bellezza per ritornare uomo.
La felicità è sempre in coppia con la bellezza e non deve essere un’ossessione alla perfezione, quanto la volontà di miglioramento di se stessi e di ciò che ci circonda. Non rassegniamoci allo squallore intellettuale, sociale, morale, viviamo nella curiositas per trovare la bellezza e farne parte. Scegliamo di essere belli, dentro e fuori, interessandoci a noi e agli altri, intervenendo dove occorre con spirito critico, ma costruttivo, con occhio benevolo e non disfattista.
Anche Einstein ha speso due parole sulla felicità su due biglietti regalati ad un corriere di Tokio (al posto della mancia) nel 1922 in occasione di alcune conferenze che teneva in Giappone. Il primo diceva: “Una vita calma e modesta porta più felicità della ricerca del successo abbinata a una costante irrequietezza”. Questo biglietto è stato battuto all’asta, qualche giorno fa” per 1,3 milioni di dollari. Il secondo diceva: “Quando c’è una volontà, esiste una via”.
Condivido pienamente il tuo pensiero ed è ottimo spunto di riflessione per riprendere in mano il senso vero della vita. Grazie
Complimeni Tiziana! Condivido pienamente le tue affermazioni che dimostrano ancora una volta quanto tu sia una bella persona!!
Interessante e anche un invito a riflettere sui valori che ciascuno di noi possiede. La bellezza esteriore non è per sempre e con il tempo si logora, ciò che conta è quello che ciascuno di noi possiede dentro, che rimarrà per sempre nel tempo.
Bravissima, complimenti! Articolo molto interessante, originale e profondo .
Grazie Tiziana per queste sagge e illuminate riflessioni. Le condivido in pieno. Penso che questo articolo dovrebbero leggerlo proprio tutti, soprattutto i giovani!
Ti abbraccio
Francesca
Complimenti!
Quanto sono in sintonia con questo “sentire ” é come un respiro universale che cerca di sopravvivere alla banalità e all’orrore.
Complimenti davvero … È stato un piacere.
Complimenti veramente un bell’articolo dovremmo veramente tutti cercare di educare le nuove generazioni alla bellezza la bellezza interiore che ormai non è più considerata .
Ci hanno diseducato alla libertà di espressione, i fondendo i un modello culturale improntato sulla ricerca incessante di informazioni e non importa se vere o false. La scuola può reindirizzare le società alla ricerca della bellezza
Sagge parole, tutti dovremmo ricercare la bellezza… Partendo intanto da quella interiore
Quoto in pieno, bisogna ritrovare la bellezza dei valori tutti, dall’onesta’ all’arte, dall’amicizia alla poesia!
Cara Tiziana tu sei esempio di grande bellezza interiore ed esteriore. Donna intelligente e piena di grandi capacità. Ti ammiro e ti apprezzo tanto.
Cara Tiziana parole meravigliose. Quando leggo i tuoi articoli rimango sempre esterrefatta. Peccato che oggi, andando sempre di fretta ci si sofferma poco a riflettere su certi argomenti. Complimenti
Tizy sono pienamente d’accordo con te e convinta che la bellezza esteriore sia solo lo specchio di quella interiore, ben più importante! Bellissimo articolo! Complimenti!
Grazie per l’ottimo spunto di riflessione, serve per fermarci a pensare al vero senso della vita
Complimenti Tiziania interessante articolo su cui riflettere molto piacevole grazie
Bello che tra tanta gente che scrive e fa notizia puntando solo sul senso dell’orrore e del terrore, sulla scia di un pessimismo cosmico con cui assoggettare l’umanità, ci sia qualcuno con il coraggio di parlare del bello e del buono, da auspicare che il tuo articolo sia contagioso!!! Grazie ?
Si devono stimolare i bambini sin da piccolo a godere della bellezza della natura,di un brano musicale x spingerli a cercare quel gusto del bello che x loro sarà EMOZIONE!.
Complimenti maestra Tiziana, raccogliamo con piacere il tuo invito a scoprire e godere della bellezza pura.
Complimenti maestra Tiziana, il tuo invito a godere della bellezza pura è davvero incisivo.